Il Carro nei Tarocchi

Significato della carta del Carro

Il Carro nei TarocchiIniziamo con la descrizione della carta del Carro. Un uomo alla guida di un carro esce da una città, di cui si vedono torri e palazzi sullo sfondo. Un uomo che si lascia qualcosa alle spalle ed inizia un viaggio di conquista usando la sua volontà.

Le torri che si intravedono dietro di lui alludono al suo recente passato, la città lasciata alle spalle è la partenza verso una meta lontana. Un piccolo inciso. Nei tempi antichi i campioni sportivi, i grandi guerrieri, gli eroi, i re erano soliti festeggiare una vittoria sfilando per le vie della loro città a testimonianza del potere o delle abilità che possedevano.

Lo stesso che oggi fanno leader, capi di stato, politici importanti… cambia solo il mezzo di trasporto, non la sostanza della sfilata. Tornando alla rappresentazione della carta dei tarocchi, la figura che si vede alla guida del carro è assolutamente una persona che traspira forza, sicurezza, determinazione. Vestito di un’armatura ha nella mano destra uno scettro sormontato da una punta dorata, a testimonianza dei suoi nobili obiettivi, volti all’unità ed alla conquista.

Le spalline sono rappresentate da due lune, una crescente ed una calante, un’analogia chiara con la carta della Papessa. Queste lune, raffigurate a mò di maschera, sembrano non avere espressione, quasi a coprire i reali sentimenti dell’uomo.

Molti sono i simboli esoterici presenti in questa rappresentazione dei tarocchi, a partire dalla cintura dell’uomo, per arrivare al sole alato, il simbolo dell’eroe solare ma anche simbolo di Iside, la dea delle arti magiche. Le stelle, sia sul copricapo che sul baldacchino, riportano la carta del carro a quella dell’Imperatrice.

La cosa che più di tutte salta all’occhio sono le due sfingi, bianca e nera, che sembra trainino il carro. Nei tarocchi di Marsiglia, le ruote del carro sembrano intrecciarsi, una nella direzione opposta dell’altra, e sembra che il carro non si muova. Qui le sfingi sembrano addirittura opporsi al movimento del carro, da cui si deduce che perché il carro si muova c’è bisogno della volontà di chi lo guida. Il carro sembra infatti essere trattenuto dall’acqua, segno del cancro a cui il carro fa riferimento, e dal terreno, simboleggiato dl cubo geometrico tra le due ruote.

Dualismo tra emotività e razionalità è la chiave di questa rappresentazione. Le sfingi stesse rappresentano una il cuore una la notte. Il compito del principe del carro è quello di dover dominare queste due opposte forze, e soprattutto di imparare a comprendere che dalla vita non otterrà nulla se non riuscirà a dominare l’istinto e l’emotività.

Deve trovare il suo equilibrio, e in questo lo aiuterà la carta successiva, quella della Forza, che solo in questo mazzo ha il numero VIII, mentre in altri è in altre posizioni. Da una parte la sfinge nera che rischia di farlo essere troppo emotivo, dall’altra la bianca che lo spinge verso la razionalità, togliendogli ogni compassione. Le due sfingi hanno però entrambe il copricapo a strisce bianche e nere, a creare un compromesso tra le due sfere vitali, emozione e razionalità.

Ed allora cosa occorre al conducente per rimanere sul percorso retto? Una grande autodisciplina, forza di volontà, una presa di posizione ferma e determinata. Solo così arriverà alla vittoria, alla conquista. Il numero VII in questi arcani maggiori indica la conclusione di un ciclo e l’inizio di un altro. Il consiglio che dà è di non arrendersi, ma di continuare ad andare avanti, perseverare con impegno.

Parole chiave sono la partenza fiduciosa, la volontà di successo, la conquista ed il potere. Il significato al dritto è avere successo nel mondo attraverso il buon uso della personale volontà, realizzazione, raggiungimento degli obiettivi nel rispetto degli altri, per cui rettitudine morale.

Al rovescio, la volontà i indebolisce. La situazione si ferma e si scende nel contraddittorio. Ci si lascia alle spalle qualcosa, si annullano i viaggi, La libera iniziativa viene a mancare e si lascia l’iniziativa a gli altri. La paura ci pervade, viene a mancare il controllo necessario per realizzare un proprio desiderio. Preoccupazioni ed ambizioni non giustificate. Mancanza di talento per cui la necessità di scadere nell’opportunismo per ottenere le cose desiderate.